Netflix si appresta a portare sul piccolo schermo, a partire dal 30 aprile 2025, una nuova avventura di Astérix con la miniserie animata in 3D Astérix & Obélix : Le Combat des chefs (Asterix e il duello dei capi in italiano, edito da Panini Comics). Questo evento rappresenta un momento significativo, segnando l’ingresso del celebre guerriero gallico nell’era dello streaming. La scelta di adattare proprio Le Combat des chefs, un albo iconico del 1966, non è casuale e mira a toccare le corde della nostalgia dei fan di lunga data, presentando al contempo l’universo di Astérix alle nuove generazioni.
Dietro questo ambizioso progetto ritroviamo Alain Chabat, già regista del fortunatissimo Astérix et Obélix : Mission Cléopâtre (Asterix e Obelix: Missione Cleopatra, Mondadori), considerato da molti l’adattamento cinematografico più riuscito delle avventure create da Goscinny e Uderzo. Il ritorno di Chabat è particolarmente atteso dopo una sua precedente interruzione di collaborazione con Uderzo. Questo nuovo impegno arriva anche dopo la tiepida accoglienza riservata a L’Empire du Milieu (Astérix e Obélix: Il regno di mezzo), un film live-action che non aveva convinto pienamente il pubblico e la critica.
La miniserie si svilupperà in cinque episodi di trenta minuti ciascuno, un formato inedito per Astérix che riflette sia la visione creativa di Chabat sia la strategia di Netflix di proporre contenuti seriali capaci di fidelizzare gli spettatori. L’obiettivo principale per Chabat è stato quello di innovare pur rimanendo fedele allo spirito e all’estetica originali dei fumetti. In questo senso, il regista ha mantenuto un dialogo costante con Hachette e gli eredi di Goscinny e Uderzo fin dai tempi di Mission Cléopâtre, aspettando solo l’occasione giusta per riprendere in mano la saga.
La promozione della serie è iniziata con un teaser spiritoso che richiamava l’incipit classico degli albi, evidenziando l’astuzia gallica contro l’invasore romano, in questo caso rappresentato dalla “conquista” della pagina Netflix. Un trailer successivo ha offerto un primo sguardo alle immagini, caratterizzate da una cura particolare nel trasporre in 3D lo stile inconfondibile di Albert Uderzo. Chabat ha infatti espresso il desiderio di tornare alle radici grafiche degli anni ’60-’70, ispirandosi ad albi come Asterix alle Olimpiadi e Asterix all’ombra di Cesare.
Per garantire questa fedeltà visiva, sono stati realizzati modelli fisici dei personaggi, permettendo di definire con precisione ogni dettaglio per la trasposizione in CGI. Lo studio TAT, forte della sua esperienza nell’animazione, ha lavorato per dare alle immagini di sintesi una “patina da fumetto”, con onomatopee che appaiono sullo schermo come fumetti, sfondi e costumi con texture quasi palpabili e una pelle dei personaggi volutamente semplice per un effetto cartoon. Il risultato visivo richiama in parte l’audacia di Spider-Man: Into the Spider-Verse, un riferimento esplicitato da Chabat.
La trama ruota attorno a un evento cruciale: Panoramix perde la memoria e il segreto della pozione magica a causa di un menhir lanciato maldestramente. I Romani, fiutando l’opportunità, organizzano un duello tra Abraracourcix e il suo rivale Aplusbégalix, con la posta in gioco della sottomissione del villaggio al vincitore romano. Chabat ha voluto esplorare una situazione in cui i Galli si trovano in una posizione di vulnerabilità, un elemento narrativo meno consueto nella serie a fumetti.
Accanto alla trama principale, Chabat ha inserito elementi inediti e il suo tocco personale, con indiscrezioni che parlano di un duello tra capi in stile arti marziali miste. Anche il personaggio di Giulio Cesare viene arricchito da una dinamica inedita con la madre, promettendo momenti comici memorabili.
Il cast vocale è un vero e proprio parterre de rois della comicità francese, con Alain Chabat che presta la voce ad Astérix, Gilles Lellouche a Obélix (dopo averlo interpretato in carne e ossa nel film del 2023), Laurent Lafitte nei panni di Giulio Cesare, Thierry Lhermitte come Panoramix e molti altri.
L’investimento di Netflix in questo progetto sottolinea il valore iconico e affettivo che Astérix rappresenta per il pubblico francese e internazionale. Creati nel 1959, i personaggi di Goscinny e Uderzo sono diventati un simbolo di resistenza e spirito indomito, con cifre di vendita impressionanti e una diffusione globale.
Questo lancio rappresenta per Netflix un’opportunità per rafforzare il proprio catalogo di produzioni locali di alto valore culturale, rispettando anche le quote di produzione europee. Il successo della serie potrebbe aprire la strada ad ulteriori adattamenti di fumetti franco-belgi per lo streaming, mentre in Francia sarà attentamente osservato per capire l’impatto dello streaming sulle grandi licenze e le abitudini del pubblico. In definitiva, l’arrivo di Astérix su Netflix è un evento atteso che potrebbe segnare una nuova fase per il celebre eroe gallico e per il mercato dell’audiovisivo.