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Editori francesi in rivolta: aumento dei costi di spedizione fino al 600%

Il servizio postale francese, La Poste, ha annunciato la soppressione della tariffa preferenziale “Libri e Opuscoli” a partire dal 1° luglio 2025. Questa decisione, che mette fine a 22 anni di agevolazioni per l’invio di libri a livello internazionale, ha suscitato forti preoccupazioni nel mondo editoriale francofono.

La Poste giustifica la soppressione con il peso economico del servizio, ma non ha fornito dati a supporto di questa affermazione. L’aumento dei costi di spedizione, che per un libro di 600 grammi potrebbero arrivare a superare il 600%, rischia di avere un impatto significativo sulle librerie, gli editori indipendenti e la diffusione della cultura francese nel mondo.

Per un libro da 600 g (circa 400 pagine e qualunque sia il suo valore in euro), la tariffa per l’invio è passata da 1,74 € (fino al 31 dicembre 2024) a 5,65 € tra il 1° gennaio 2025 e il 30 giugno 2025 e raggiungerà… 37,30 euro, ossia un aumento del 600 % a partire dal 1° luglio 2025, data di abolizione di questa tariffa

La decisione ha scatenato una mobilitazione generale, con petizioni e interrogazioni parlamentari. L’autrice Judith Lossman, in una lettera aperta al Ministro della Cultura Rachida Dati, ha denunciato la mancanza di trasparenza e ha chiesto l’annullamento della soppressione della tariffa.

Anche diversi parlamentari si sono espressi contro la decisione di La Poste, evidenziando i rischi per il settore editoriale, già messo a dura prova dalla concorrenza delle piattaforme online come Amazon.

La questione della soppressione della tariffa “Libri e Opuscoli” mette in luce la difficoltà di conciliare le esigenze economiche di La Poste con la missione di servizio pubblico e la promozione della cultura.

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