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Il libro in affanno: la lettura arretra in Francia secondo l’indagine Ipsos

Realizzato dal Centre national du livre (CNL) a partire dal 2015 e condotto ogni due anni dall’istituto Ipsos, il barometro sulle pratiche di lettura in Francia si basa su un campione rappresentativo di 1000 persone di età superiore ai 15 anni. I risultati della sesta edizione, resi pubblici l’8 aprile 2025, confermano una tendenza che desta non poca preoccupazione: i francesi leggono sempre meno.

L’indagine ha l’obiettivo di monitorare nel tempo le abitudini di lettura dei cittadini francesi, di comprenderne il rapporto con il libro e di individuare i fattori che incentivano o, al contrario, ostacolano la lettura.

Il report completo si può scaricare qui

Il primo dato significativo che emerge dallo studio è un vero e proprio record negativo: solo il 56% dei francesi si dichiara lettore abituale [in Italia sono il 25,1%, secondo il rapporto Censis 2024], con un calo di ben 5 punti percentuali rispetto al 2023. Inoltre, una persona su cinque afferma di non leggere mai [in italia sono 6 su 10, secondo dati Istat 2022], una cifra in aumento di 3 punti rispetto alla precedente rilevazione.

“Nel 2023 avevamo osservato un ritorno alla normalità post-Covid, con un sussulto di francesi che leggevano più che nel 2021”, ha dichiarato Étienne Mercier durante la conferenza stampa di martedì. “Una tendenza che, purtroppo, non trova conferma”, ha constatato.

Il direttore del Dipartimento Opinione e Ricerca Sociale di Ipsos ha puntato il dito contro “abitudini che si sono consolidate durante il Covid”, tra cui il cambiamento nelle modalità di svago dei francesi, l’aumento del tempo trascorso davanti agli schermi, la normalizzazione del telelavoro e il deterioramento della salute mentale dei giovani.

Quasi tutte le fasce d’età sono interessate da questo calo, con la sola eccezione degli over 65 che registrano un aumento del 2%. Sorprendentemente, le fasce d’età che mostrano il calo più marcato sono i 50-64 anni (-13%) e i 35-49 anni (-8%), che costituiscono anche la classe che legge meno in assoluto. Étienne Mercier mette in relazione questi dati con quelli relativi al tempo trascorso davanti agli schermi: i 50-64 anni sono anche coloro che hanno visto aumentare maggiormente questo tempo negli ultimi anni.

Allo stesso modo, si osserva una diminuzione più significativa tra le categorie socio-professionali superiori, anche se continuano a leggere più delle categorie socio-professionali inferiori. Inoltre, la differenza tra uomini e donne rimane evidente, con entrambi i generi che leggono meno (-6% per i primi, -5% per le seconde).

Un’altra diminuzione significativa (-6%) si registra tra i lettori che leggono almeno 5 libri all’anno. Tutti i formati sono coinvolti: la carta, che non è mai stata così in basso, ma anche il formato digitale, che accusa una prima flessione dopo essere stato in costante crescita dal 2015. “Tuttavia, continua ad avere successo tra i giovani lettori”, precisa Étienne Mercier.

Una tendenza interessante riguarda i minori di 25 anni: il numero di intervistati che si dichiarano lettori è relativamente stabile, mentre nei fatti questa fascia d’età legge in media 8 libri in meno all’anno rispetto al 2023, e la percentuale di coloro che leggono almeno 5 libri è scesa di 7 punti rispetto alla precedente indagine.

Come ha sottolineato Alice Tétaz durante la conferenza sui risultati dello studio: “I francesi leggono soprattutto (97%) in un contesto privato”. L’80% legge comunque fuori casa, di cui il 64% sui mezzi pubblici, il che spiegherebbe il legame tra la generalizzazione del telelavoro e la diminuzione della lettura tra i francesi. Un indicatore preoccupante è il calo del 5% della lettura in biblioteca. “Il prestito bibliotecario è crollato negli ultimi 10 anni”, aggiunge Alice Tétaz.

Il 27% dei francesi dichiara di fare “spesso altro mentre legge libri”. Tra queste “altre cose”, il 18% invia messaggi, il 10% consulta i social network e l’8% guarda video. Un’abitudine particolarmente diffusa tra i giovani: “Tra i minori di 25 anni, più di un lettore su due fa altro contemporaneamente alla lettura”.

Concentrandosi sui diversi generi letti dai francesi, si nota che “c’è meno diversità nella lettura”, afferma Étienne Mercier. Se “il romanzo resiste”, soprattutto tra le donne (letto dall’80% di loro), i classici della letteratura francese e straniera subiscono un serio calo di 9 punti e si collocano all’ultimo posto nella classifica dei generi.

Era nell’aria da diversi mesi, e ora i numeri lo confermano: i romanzi sentimentali e la New Romance sono il genere di tendenza. Registrano un’esplosione con un aumento del 14% rispetto al 2023, di cui il 25% tra le donne e persino il 4% tra gli uomini. È anche il genere di romanzo preferito dai 15-19enni.

Un altro genere in voga sono i manga e i comics. Sebbene occupino ancora un posto importante nelle letture dei minori di 25 anni, registrano un sensibile calo rispetto al 2023 (-7 punti), ma continuano la loro progressione tra i 25-49enni che invecchiano leggendoli.

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