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Mercato manga francese al collasso? I dati che preoccupano

Il mercato del manga in Francia, un tempo fiore all’occhiello dell’editoria, sta vivendo un momento di contrazione. Segnali preoccupanti giungono dalle librerie specializzate, con diverse chiusure come Inoku Mangas Store a Brive o Manga’Cha a Belfort, che evidenziano difficoltà legate a crisi economica, aumento dei costi e scioperi.

Questo calo non è isolato. Il mercato del libro in generale registra un -3% in volume nel 2024. Per i fumetti, la flessione è più marcata, con un -9% in volume rispetto al 2023, secondo i dati GfK presentati ad Angoulême. Il manga, pur rappresentando una parte significativa delle vendite di fumetti, ha visto le sue vendite contrarsi del 9% in un anno, con 3,7 milioni di copie invendute. Le prime stime per il 2025 mostrano un ulteriore calo del 12,8% in volume.

Questa frenata va letta in prospettiva con l’esplosione di vendite post-Covid. Nel 2021, il settore del fumetto è cresciuto del 50% in ricavi, spinto dal manga (55% delle vendite). Fattori come i lockdown, l’interesse per gli anime su piattaforme streaming e l’introduzione del Pass Culture (500 euro per i giovani) hanno alimentato un’impennata eccezionale.

Tuttavia, i professionisti come Julien Pelletier di Japanim parlano di “correzione del mercato”, un ritorno ai livelli del 2019. L’improvvisa domanda ha stimolato l’apertura di molte nuove librerie specializzate, spesso gestite da “neo-librai” che, come Nadège Gomez di O-Fuda, si affidano ad aiuti statali o redditi accessori. L’aumento dei punti vendita ha però creato una concorrenza agguerrita, superando la capacità di assorbimento del pubblico, come testimonia Pelletier con un rapporto di una libreria ogni 10.000 abitanti a Rennes, contro i 30.000 necessari.

Un problema chiave è la stagnazione delle nuove uscite. “Le novità non partono più affatto, già da due anni”, lamenta Julien Pelletier, con volumi 1 che vendono pochissime copie. Questo porta a un accumulo di scorte e difficoltà di cassa per le librerie. Paradossalmente, il lancio più importante del 2024 è stato un manga di uno youtuber (Instinct di Inoxtag), venduto per lo più nelle catene non specializzate. Anche il mercato dell’usato, trascurato durante il boom, potrebbe riprendere slancio, riducendo ulteriormente le vendite del nuovo.

La fase di crescita ha spinto anche gli editori a una vera e propria sovrapproduzione. Le uscite annuali sono passate da meno di 2000 nel 2019 a oltre 3200 nel 2024. Questo, secondo Freddy Harris di Mangacollec, è dovuto all’ingresso di nuovi attori e all’arricchimento dei cataloghi esistenti. Molti editori, anche non specializzati, si sono lanciati all’acquisto di diritti senza sempre valutare l’interesse per il mercato francese.

Questa frenesia editoriale ha saturato il mercato. Le librerie faticano a gestire le troppe novità, e i lettori, sentendosi sommersi, non riescono a seguire tutte le serie. “Ciò che, a una certa epoca, era la forza del manga, il suo ritmo di pubblicazione rapido, è diventato meno rilevante”, osserva Nicolas Ducos di Kana. La concorrenza per i diritti di pubblicazione è aumentata, e gli editori si trovano legati a serie intere anche se il primo volume non vende, per non compromettere i rapporti con i partner giapponesi.

Nonostante il quadro attuale sia complesso, il mercato del manga in Francia non è destinato al collasso. Le vendite restano a un livello ben superiore rispetto al 2019. La prudenza è ora la parola d’ordine. Le librerie, come quella di Nadège Gomez, stanno diversificando l’offerta con prodotti derivati e figurine per sostenere il fatturato, dato che il prezzo fisso del libro limita i margini.

Anche se gli shōnen e i seinen d’azione dominano ancora le classifiche, si sta assistendo a un rinnovato interesse per i manga romance (Horimiya, Blue Box) e i titoli “storico-orientali” sulla scia de I diari della speziale. L’effetto anime continua a essere un potente motore di vendita, come dimostrato da Oshi no Ko. Questi cambiamenti nel gusto del pubblico, uniti a una maggiore selezione da parte dei librai, suggeriscono un futuro in cui la qualità e la diversificazione saranno cruciali per la salute del mercato.

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