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Chi sono i tre finalisti del Grand Prix di Angoulême 2023

È dal 2014 che il Grand Prix del Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême viene assegnato in seguito a una votazione da parte della comunità di autori di fumetti professionisti.

La prima fase del processo di selezione per il Gran Premio del 2023, che si è svolta da martedì 3 a lunedì 9 gennaio, si è appena conclusa.

I tre artisti che hanno ricevuto il maggior numero di voti sono stati: Alison Bechdel, Catherine Meurisse Riad Sattouf.

Il secondo turno è iniziato ieri, mercoledì 11 gennaio, e proseguirà fino al 17 gennaio e inviterà la medesima comunità di autori a eleggere il vincitore tra questi tre candidati.

Al termine di questo processo elettorale – interamente svolto sotto la supervisione di un notaio – il vincitore del Grand Prix 2023 sarà annunciato mercoledì 25 gennaio, durante l’apertura ufficiale del Festival.

Ma chi sono i tre finalisti?

Per vent’anni, Alison Bechdel si è costruita una reputazione discreta ma globale nel mondo del fumetto lesbico con la sua striscia Dykes to Watch Out For. Nel 2006 ha raggiunto il successo con la pubblicazione della sua prima graphic novel. Votato come miglior libro dell’anno dalla rivista Time, Fun Home è diventato anche un musical e ha trionfato a Broadway, vincendo ben cinque Tony Awards (tra cui quello per il miglior musical).

Nel 2013 ha pubblicato Is That You My Mommy?, la seconda parte del suo dittico sulla genitorialità, che Jonathan Safran Foer ha descritto come «l’opera del genio più umano di sempre». Nel 2014 ha ricevuto il Genius Grant della Fondazione MacArthur, un premio riccamente finanziato per consentire a una ventina di artisti che si sono distinti nella loro disciplina per una “speciale creatività” di proseguire e sviluppare la loro attività. Nel 2020 entra nella Will Eisner Hall of Fame, il pantheon dei fumetti americani.

Ha dato il suo nome al test Bechdel, che misura il grado di femminismo nei film. Oggi figura di spicco del fumetto queer, Bechdel lavora e vive nel Vermont con la sua compagna, Holly Rae Taylor, che ha realizzato la colorazione dell’ultimo libro della Bechdel The Secret of Superhuman Strength, incluso nella Selezione Ufficiale 2023.

I suoi libri sono pubblicati in Italia da Rizzoli-Lizard.


Catherine Meurisse è nata nel 1980. Dopo aver studiato letteratura moderna, ha proseguito gli studi all’École Estienne e poi all’École nationale supérieure des Arts décoratifs di Parigi. È disegnatrice, autrice, fumettista, reporter e illustratrice di libri per bambini.

Affilando il suo occhio e la sua linea per quindici anni in numerose testate giornalistiche (Le Monde, Libération, Les Echos, L’Obs…) e più in particolare presso “Charlie Hebdo”, realizza fumetti in cui lo spirito di serietà non trova spazio.

Dopo Mes Hommes de lettres, Le Pont des arts (Sarbacane), Moderne Olympia (Futuropolis) e Drôles de femmes (Dargaud), nel 2016 ha pubblicato La Légèreté, un commovente racconto del suo ritorno alla vita, al disegno e alla memoria, dopo l’attentato a Charlie Hebdo a cui è scampata.

Dopo l’impertinente Scènes de la vie hormonale (Scene di vita ormonale), viene pubblicato Les Grands Espaces (Dargaud), un’evocazione della sua infanzia in campagna, in cui si uniscono ricordi gustosi e consapevolezza estetica e politica del paesaggio rurale. Nel 2019 ha pubblicato Delacroix, un adattamento grafico molto personale delle memorie di Alexandre Dumas, grande amico del pittore Eugène Delacroix.

Il suo nuovo libro, La Jeune Femme et la Mer (La giovane donna e il mare) si interroga sul posto dell’uomo nella natura e sull’uso dell’arte per catturare paesaggi che stanno scomparendo.

Nel 2020, anno in cui le viene dedicata una grande mostra retrospettiva presso il BPI del Centre Pompidou, Catherine Meurisse diventa la prima autrice di fumetti ad essere membro dell’Académie des beaux-arts.

Da settembre 2017, Philosophie Magazine pubblica ogni mese due pagine di Catherine Meurisse, che nel 2022 ha raccolto questi lavori in un libro, Humaine trop humaine, pubblicato da Dargaud. Cento pagine di dialoghi, citazioni e messe in scena burlesche che esplorano e introducono il pensiero filosofico universale in modo insolito.

I suoi libri sono attualmente inediti in Italia.


Nato nel 1978, Riad Sattouf è un autore di fumetti e regista cinematografico. La sua infanzia è stata trascorsa in Libia, Siria e Bretagna. Ha studiato arti applicate a Nantes e poi animazione a Parigi, presso la scuola Gobelins.

Ha pubblicato Les Pauvres Aventures de Jérémie, Manuel du puceau, No sex in New York, Pipit Farlouse, Retour au collège, Pascal Brutal, La Vie secrète des jeunes, Le Jeune Acteur, oltre a L’Arabe du futur, che racconta l’infanzia dell’autore in Libia e poi in Siria, e Les Cahiers d’Esther, che racconta la vita quotidiana di una ragazzina dall’età di 9 anni. È anche il regista di due lungometraggi: Les Beaux Gosses (2009), César per la migliore opera prima, e Jacky au royaume des filles (2014).

Vincitore di numerosi premi internazionali (Los Angeles Times Graphic Novel Prize, Premio per l’eccellenza al Japan Media Arts Festival, Premio Max und Moritz) e tradotto in ventitré lingue, Riad Sattouf è uno dei pochi autori ad aver vinto due volte il Fauve d’or per il miglior album al Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême, nel 2010 e nel 2015. Il suo libro più recente, il sesto e ultimo volume de L’Arabe du Futur (Allary) è nella Selezione Ufficiale 2023.

Alcuni dei suoi libri sono pubblicati in Italia, da Rizzoli-Lizard, Bao, Oblomov e Comma22.

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