Premi "Invio" per passare al contenuto

Pedopornografia: seconda denuncia contro Vivès e i suoi editori

Last updated on 31 Dicembre 2022

Una nuova denuncia per «diffusione di immagini pedopornografiche» si va ad aggiungere a quella presentata lo scorso 19 dicembre contro il fumettista Bastien Vivès e i suoi editori, Glénat e Les Requins Marteaux, per «diffusione di immagini pedopornografiche».

Questa nuova denuncia è stata presentata dalla Fondation pour l’Enfance presso la procura di Nanterre e mette sotto accusa nuovamente i volumi Les Melons de la colère (2011), La Décharge mentale (2018) e Petit Paul (2018).

Il libro Petit Paul, pubblicato nel 2018 da Glénat, era stato oggetto di una denuncia lo stesso anno, archiviata per «assenza di reato» dalla stessa Procura di Nanterre.

I vari reati citati nelle denunce sono punibili con pene piuttosto pesanti. La diffusione di immagini pedopornografiche, ad esempio, può comportare cinque anni di reclusione e una multa di 75.000 euro, secondo l’articolo 227-23 del Codice Penale.

Nonostante i precedenti di archiviazione c’è attesa per le decisioni delle procure, in quanto la legge è stata modificata nel 2021, cioè dopo la pubblicazione dei libri in questione.

Se le denunce avranno seguito, la questione centrale del processo sarà senza dubbio la libertà artistica di fronte alla legislazione vigente. Quest’ultima è piuttosto precisa riguardo alle «rappresentazione» di minori: nel 1994 riguardava solo le immagini reali, come video o foto. Ma nel 1998, la «rappresentazione» è stata estesa a qualsiasi tipo di immagine.

Commenta