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Allarme fumetto in Francia: -11% di copie vendute e -5% di fatturato

Last updated on 3 Febbraio 2024

(I dati che seguono sono frutto del rapporto Gfk sullo stato del fumetto in Francia, presentato in collaborazione con il FIBD di Angoulême il 26 gennaio).

Secondo GfK nel 2023 sono stati venduti in Francia 75 milioni di fumetti. Si tratta di un calo dell’11% rispetto all’anno precedente. Il fatturato complessivo è stato di 877 milioni di euro, in calo del 5% rispetto al 2022.

— Leggi il report dello scorso anno, con i dati 2022 confrontati con il 2021

Il calo del settore editoriale del fumetto è comune a tutta l’Europa: eclatante il dato spagnolo, -17%, seguito da quello italiano, -12%. La Svizzera tedesca condivide il -11% con la Francia, segue poi il Regno Unito con un -9%. Tra i dati presentati, solo l’Irlanda ha registrato un risultato positivo, con un +2%.

La flessione delle vendite va comunque messa in prospettiva: il 2022 e soprattutto il 2021 sono stati anni eccezionali con, rispettivamente, 85 e 87,2 milioni di copie vendute. È importante segnalare che, rispetto al 2019, il risultato del 2023 è comunque superiore del 55%.

Nel 2023 i due best-seller, Astérix e Gaston Lagaffe, hanno venduto più di 2,1 milioni di copie (1,614 milioni per L‘Iris blanc e 498.000 per Le retour de Lagaffe). Il peana dedicato al nucleare, Le monde sans fin di Blain e Jancovici, uscito addirittura nel 2021, ha venduto altre 233.000 copie, seguito dall’ultimo Mortelle Adèle e dal volume 104 diOne Piece, con vendite di 232.000 e 212.000 copie.

Fumetto per ragazzi (Jeunesse)

Il segmento dei fumetti per ragazzi ha registrato una crescita del 7%, con 17 milioni di copie vendute e un fatturato di 203 milioni (+10%). Ma escludendo Astérix e Gaston, le vendite sono calate del 7% e il fatturato del 3%. I fumetti per ragazzi rappresentano il 23% del totale.

Manga

Il segmento dei manga ha perso una quota di mercato del 4% rispetto al 2022 (anno in cui era cresciuto del 2%) rappresentando il 53% del mercato complessivo del fumetto. Le vendite sono state oggettivamente disastrose, con un calo del 18% delle copie vendute (40 milioni) e una perdita di fatturato a/a di 331 milioni di euro (-13%).

Fumetto americano (Comics)

I veri sconfitti sono i supereroi, con uno sconfortante -37% di copie vendute rispetto al 2022 (che si traduce in un -19% di fatturato, comunque limitato a 40 milioni di euro). In Francia il i comics americani rappresentano un misero 3% del totale.

Bd

Se la Bd classica ha segnato un -4% rispetto al 2022, con un -1% di fatturato, che si è fermato a 302 milioni di euro; le graphic novel hanno invece segnato un -7%. Tutti assieme questi fumetti rappresentano il 21% del mercato.

In conclusione: i dati sono sicuramente negativi e si traducono nella realtà con chiusure di aziende, licenziamenti di dipendenti e autori che si ritrovano progetti improvvisamente “tagliati”. Ma rispetto all’ultimo anno prima della pandemia, il 2019, il dato è comunque molto positivo, e il fumetto resta assolutamente centrale nell’economia del libro.

2 commenti

  1. […] Poi ci sono i “freddi” numeri: 200mila visitatori circa, che hanno riportato la partecipazione di pubblico ai livelli pre-Covid. Un calo generalizzato di vendite: -7%, secondo Dargaud, ma comunque sempre un +15% rispetto all’ultimo anno pre-Covid, il 2019. Dati in linea con quelli dell’editoria a fumetti nel corso del 2023, che trovate qui. […]

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