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Pedopornografia: aperta un’indagine contro Bastien Vivès e i suoi editori

Il fumettista Bastien Vivès è indagato in Francia per distribuzione di materiale pedopornografico. Anche i suoi editori, Glénat e Les requins marteaux, sono coinvolte. Sono loro ad aver pubblicato le sue tre opere ora sotto accusa: Petit Paul (Glénat, 2018), La décharge mentale (Les requins marteaux, 2018) e Les Melons de la colère (Les Requins marteaux, 2011).

In seguito a due denunce contro di lui, venerdì 6 gennaio la procura di Nanterre ha confermato l’apertura di un’indagine preliminare sulla distribuzione di immagini pedopornografiche.

Alla fine di dicembre, l’associazione Fondation pour l’enfance ha presentato una prima denuncia alla procura di Parigi. L’associazione aveva già segnalato i tre fumetti che «mostrano rappresentazioni di minori in situazioni sessualmente esplicite, senza dubbio di natura pornografica».

Anche una seconda associazione, Innocence en danger, ha presentato una denuncia simile. Nella denuncia si contesta a Vivès non solo la diffusione di materiale pedopornografico, ma anche l’incitamento a commettere abusi sessuali su minori e la diffusione di messaggi violenti contro minori. L’indagine preliminare è affidata alla Brigade de Protection de la Famille.

A Bastien Vivès il Festival internazionale di Angoulême ha recentemente cancellato una mostra, prevista per l’edizione di quest’anno, in seguito a proteste social.

Due dei tre libri “incriminati” di Vivès sono stati pubblicati anche in Italia da Comicon edizioni, per il momento senza destare scalpore.

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