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Trionfo del fumetto indipendente alle premiazioni del Festival di Angoulême: tutti i vincitori

Si è chiusa ieri la 49esima edizione del Festival internazionale del fumetto di Angoulême nel corso della quale sono stati assegnati i premi Fauve.

Gli editori indipendenti hanno sorprendentemente monopolizzato il palmares di un premio spesso accusato di eccessivo intellettualismo. Nell’edizione del festival di quest’anno ha fatto impressione l’assenza del più grosso editore francese di fumetti, Glénat, in polemica con la mancata inclusione di suoi libri nelle selezioni dei premi.

Vincitori dei Fauves 2022:

Fauve d’or
Écoute, jolie Márcia, di Marcello Quintanilha (çà et là)
Una storia d’amore che è anche un giallo ambientata nel Brasile contemporaneo. Quintanilha aveva già vinto un Fauve nel 2016 con Tungsteno. I suoi libri sono pubblicati in Italia da Edizioni BD.

Premio Speciale della Giuria (Fauve Prix Spécial du jury)
Des vivants, di Raphaël Meltz, Louise Moaty e Simon Roussin (2024)
Fumetto storico, si occupa della prima rete della Resistenza francese, quella del Musée de l’homme, dalla sua creazione nel 1940 al suo smantellamento da parte dell’occupante due anni dopo.

Premio audace (Fauve de l’audace)
Un Visage familier, di Michael DeForge (Atrabile)
Inquietante distopia, Michel Deforge crea un mondo futuristico in cui regna una dittatura della tecnologia: strade, città, abitanti, vengono regolarmente “aggiornati” e cambiano forma e luogo in un’assoluta perdita di controllo.

Premio rivelazione (Fauve Révélation)
La Vie souterraine, di Camille Lavaud Benito (Les Requins Marteaux)
Primo libro di una lunga storia dedicata alla Resistenza francese nella regione del Périgord. Le vicende ruotano attorno a un attentato al treno Périgueux-Bordeaux avvenuto a Neuvic.

Premio alla serie (Fauve de la Série)
Spirou. L’Espoir malgré tout (Troisième partie), di Émile Bravo (Dupuis)
Di nuovo la Resistenza protagonista in questo libro che presenta gli iconici personaggi di Spirou e Fantasio alle prese con l’occupazione nazista.

Premio ristampa (Fauve Patrimoine)
Stuck Rubber Baby, di Howard Cruse (Casterman)
Classico del fumetto underground americano (in Italia con il titolo Figlio di un preservativo bucato) opera di Howard Cruse, scomparso nel 2019 a 75 anni.

Premio giallo (Fauve Polar SNCF)
L’Entaille, di Antoine Maillard (Cornélius)
Il Fauve Polar SNCF non sorprende che L’Entaille di Antoine Maillard edito da Cornélius. Questo thriller presenta una storia in stile Twin Peaks in cui alcuni adolescenti scomodi, un assassino sconosciuto e un villaggio apparentemente normale sono riuniti in una linea morbida ma decisa. Antoine Maillard riesce ad andare oltre i cliché per creare un’atmosfera da film noir, con lo sfondo dell’adolescenza cardine e la follia di un mondo assurdo.

Premio ecologista (Prix Éco-Fauve Raja)
Mégantic. Un Train dans la nuit, di Anne-Marie Saint-Cerny e Christian Quesnel (Écosociété)
Il contestato Prix Éco-Fauve Raja è stato vinto da questa storia che racconta del disastro ferroviario del 2013 in Canada nel quale morirono 47 persone con conseguenze ambientali catastrofiche.

Premio del pubblico televisivo (Fauve Prix du Public France Télévision)
Le Grand Vide, di Léa Murawiec (2024)
Già fumetto dell’anno per ActuaBD La grand vide è una straordinaria e iperbolica allucinazione grafica che ricostruisce l’immaginario urbano di una grande metropoli filtrato attraverso gli occhi della protagonista.

Premio dei liceali (Fauve des Lycéens)
Yojimbot T1, di Sylvain Repos (Dargaud)
Robot samurai si scontrano in un universo post apocalittico.

Premio al fumetto alternativo (Fauve Prix de la BD alternative)
Bento di Radio as Paper (France)
Una fanzine che in sei numeri ha pubblicato nomi del calibro di Matthias Lehmann, Noah van Sciver, Delphine Panique, Lucien Gurbert, Maxim Cain, JC Menu, Alessandro Tota, Simon Lamouret, Elizabeth Holleville, Simon Beuret, Anne Simon, Lea Murawiec, Benjamin Adam, Fanny Grosshans, Jerome Bihan.